In occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer, test preventivi gratuiti si potranno fare, nel pomeriggio di giovedì 21 settembre 2017, a Roma presso l’Istituto Leonarda Vaccari, Viale Angelico, 22. I test sono a cura della Fondazione IGEA ONLUS che opera in collaborazione con l’Università di Roma. Il test, che si può prenotare ai numeri 3270564759 – 06 375930207, fornisce un controllo iniziale dello stato cognitivo ed è in grado di individuare in anticipo eventuali deficit che potrebbero indicare il rischio di cadere nella patologia nei prossimi anni.
In caso di necessità si può intervenire per individuare i fattori di rischio e rallentare e contrastare il decorso della malattia con il protocollo Train the Brain (Allena il Cervello), che è stato sperimentato con successo al Consiglio Nazionale delle Ricerche con gli Istituti di Fisiologia Clinica e di Neuroscienze e con l’Università di Pisa.
Il controllo preventivo è molto importante perché la malattia di Alzheimer è silente, inizialmente priva di sintomi, per questo motivo molte persone che sono malate ancora non lo sanno. La malattia lavora per 15 - 20 anni distruggendo progressivamente i neuroni senza manifestarsi e solo alla fine appaiono i sintomi, quando il corredo neuronale è devastato e non c’è più molto da fare.
Il nostro cervello è un organo come tutti gli altri, col tempo invecchia e può ammalarsi, va controllato come controlliamo gli altri organi andando dal cardiologo, dall’oculista o dall’ortopedico e va anche tenuto in esercizio, come facciamo per i muscoli andando in palestra. Con l’esercizio i muscoli rimangono tonici e si rallenta l’invecchiamento, la stessa cosa vale per il cervello. Il protocollo Allena il Cervello è utile anche per le persone sane che vogliono allenare la mente e rallentare l’invecchiamento. Il test, utile per tutti, è raccomandato particolarmente alle persone oltre i 55 anni.
L’Alzheimer sta diventando una emergenza mondiale a causa dell’invecchiamento della popolazione. Nel mondo ci sono 47milioni di malati, oltre 800 mila in Italia, i casi sono in forte crescita e l’Organizzazione Mondiale della Sanità prevede che diventeranno 135 milioni entro il 2050.