Check up della mente per la prevenzione neurologica

Set 13, 2017

I controlli sullo stato cognitivo, che indicano la presenza di eventuali deficit dovuti a stress, stanchezza, invecchiamento o a iniziali patologie, riprendono a settembre presso la sede della Fondazione IGEA onlus in via dei monti della Farnesina, 77 - tel. 06 88814529 info@fondazioneigea.it

Con l’avanzare dell’età il nostro cervello, come tutti gli altri organi del corpo, subisce dei cambiamenti che possono essere fisiologici, dovuti al normale invecchiamento, o patologici, legati a eventuali forme di malattia. Il cervello è un organo come gli altri e pertanto va controllato, curato al fine di mantenere il suo funzionamento nel migliore dei modi il più a lungo possibile.

Non bisogna aspettare di avere dei disturbi per andare dal medico è importante fare prevenzione. In questa ottica superati i 50 anni è bene sottoporsi ad una valutazione del proprio stato cognitivo attraverso l’esecuzione di test neurocognitivi, che sono strumenti tarati e standardizzati a livello internazionale per valutare il funzionamento dei processi cognitivi: memoria, linguaggio, attenzione, ragionamento, percezione, abilità visuo-spaziali, abilità coinvolte nella esecuzione di sequenze motorie. Tali processi correlati con il funzionamento di specifiche strutture cerebrali, risultano compromessi in diverse patologie neurologiche tra cui la Demenza di Alzheimer.

La demenza di Alzheimer è una patologia degenerativa progressiva che causa la distruzione delle cellule cerebrali (neuroni) compromettendo il funzionamento cognitivo e l’autonomia della persona. Purtroppo non è facile accorgersi di essere malati spesso i sintomi si mascherano con il normale invecchiamento fisiologico portando il soggetto a fare un controllo del proprio stato cognitivo soltanto quando la patologia è ormai in corso ed ha già fatto danni. E’ dunque importante sottoporsi a scopo preventivo ad una valutazione del proprio stato cognitivo favorendo una diagnosi precoce per intervenire in tempo e rallentare il decorso della malattia.

Quando ci si trova di fronte ad un deficit cognitivo, che può portare in futuro ad una diagnosi di demenza, oltre che con la terapia farmacologica che però non tutti possono seguire, si deve intervenire con IL TRAINING DI STIMOLAZIONE COGNITIVA “Train the Brain” che consiste in un insieme di esercizi pratici finalizzati a stimolare le abilità cognitive residue, rallentando dunque il decorso del progressivo deterioramento cognitivo protraendo l’autonomia della persona nelle attività quotidiane.

Il controllo dello stato cognitivo richiede un incontro con una psicologa clinica.

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