Bocciati gli italiani over 60 non fanno prevenzione aumentano le malattie diagnosticate troppo tardi ormai difficili da curare

Gli over 60 italiani sono poco attenti alla prevenzione e si sottopongono di rado o addirittura mai a screening e indagini diagnostiche per le principali patologie che li riguardano. Una donna su dieci non controlla mai il seno, sei anziani si dieci non fanno mai una spirometria, il sedici per cento non va dal cardiologo, praticamente nessuno controlla mai il cervello e il proprio stato cognitivo. Diventano sempre più frequenti e numerose le patologie non diagnosticate, molte delle quali sono nascoste, non danno sintomi per anni, e quando i sintomi arrivano spesso il danno è diventato irreversibile ed è troppo tardi per curarsi, come accade per numerose malattie tra cui i tumori, il diabete e l’Alzheimer.



Oggi la cultura della prevenzione e della diagnosi precoce è ancora scarsamente diffusa in Italia, nota la FederAnziani, e questo comporta un aumento di malattie diagnosticate tardivamente, quando sono già associate a complicanze o di difficile e costosa cura per il SSN, mentre sarebbero facili da prevenire e da curare se venissero diagnosticate precocemente.



La FederAnziani, attraverso il progetto Punto Insieme Sanità, in collaborazione con i protagonisti del comparto sanitario (società scientifiche, medici di medicina generale, farmacisti) organizza commissioni tecniche nazionali dedicate alle diverse aree patologiche, per definire i percorsi ottimali di prevenzione delle patologie più comuni nella terza età.



Tali linee guida individueranno le misure idonee per la prevenzione e la diagnosi precoce che ciascun paziente o soggetto in età avanzata dovrà adottare al fine di tutelare al meglio la propria salute. Favorendo la diagnosi precoce di malattie in fase asintomatica (attraverso l’individuazione di specifici percorsi e programmi di screening), le linee guida che saranno approvate nell’ambito di Punto Insieme Sanità offriranno alla popolazione senior gli strumenti adeguati per limitare la progressione delle patologie più diffuse.



L’obiettivo ultimo di questo lavoro condiviso tra tutti gli attori della sanità è identificare precocemente le malattie o le condizioni di particolare rischio che devono essere seguite da un immediato intervento terapeutico efficace, atto a interromperne o rallentarne il decorso.



Il risultato di tale percorso sarà contribuire non solo ad allungare la vita delle persone, ma soprattutto a migliorarne la qualità, garantendo contemporaneamente un significativo risparmio al Servizio Sanitario Nazionale.



Per informazioni sulla prevenzione contro l’invecchiamento del cervello, la perdita di memoria e le patologie come Demenze e Alzheimer, per fare un controllo del proprio stato cognitivo, e per approfondimenti sul protocollo Train the Brain, che viene applicato dalla Fondazione IGEA Onlus anche su facebook o tel. 0688814529 o info@fondazioneigea.it