La fondazione igea con il ministero della salute per la giornata nazionale della salute della donna

Roma, aprile 2022 – La Fondazione IGEA, in occasione della Giornata Nazionale della Salute della Donna, promossa dal Ministero della Salute, ha avviato alcune iniziative tra cui l’offerta di test gratuiti di prevenzione alle donne, presso il Circolo Antico Tiro a Volo di Roma, e una collaborazione con la CASAGIT, l’assicurazione sanitaria dei giornalisti italiani, per diffondere la cultura sulla cura del cervello e sensibilizzare sui possibili comportamenti e stili di vita quotidiani in grado di ridurre il rischio, con il passare degli anni, di un deficit cognitivo, della perdita di memoria e delle patologie come Demenze e Alzheimer.

La descrizione delle iniziative della Fondazione IGEA è pubblicata nel sito del Ministero della Salute nel portale Giornata nazionale della salute della donna 2022

La Fondazione IGEA ha lanciato le iniziative in corrispondenza del 22 aprile, data fissata dal Ministero per la Giornata della Salute della Donna, per celebrare il giorno della nascita della Prof.ssa Rita Levi Montalcini (22 aprile 1909), al fine di ricordare la grande Donna e la Scienziata, studiosa del sistema nervoso, che ha sempre valorizzato il ruolo delle donne, realizzando varie Fondazioni per aiutare l’emancipazione e la crescita sociale e culturale delle donne.

Purtroppo le donne di fonte a queste patologie sono doppiamente svantaggiate rispetto agli uomini, sia perché sono più colpite (+ 10 %) sia perché sulle donne ricade quasi sempre il peso dell’assistenza di un eventuale malato in famiglia.

Il ruolo delle donne e quindi il loro mantenimento in salute è fondamentale per garantire una sana conduzione di vita a se stesse ed a tutti i propri familiari. In particolare, molti studi scientifici internazionali tra cui quello pubblicato su “The Lancet” hanno indicato che corretti stili di vita, includendo esercizio fisico e seguendo una dieta equilibrata con l’eliminazione del fumo e dell’alcool, consentono di ridurre del 35 – 40% il rischio di perdita cognitiva e di ammalarsi.

La Fondazione IGEA è stata costituita per promuovere e diffondere la cultura della prevenzione sul cervello e per applicare il protocollo “Train the Brain” (Allena il cervello) contro l’invecchiamento e le malattie del cervello realizzato presso l’Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche dal Neurologo Prof. Lamberto Maffei, Presidente Onorario dell’Accademia dei Lincei che ha lavorato con la prof.ssa Rita Levi Montalcini.

Il protocollo Train the Brain ha dato risultati positivi nell’80% dei soggetti trattati e i risultati sono stati pubblicati su Scientific Reports della prestigiosa rivista scientifica internazionale “Nature”, su European Journal of Neuroscience, su PubMed ahajournals per l’Ipertensione. Il protocollo ha mostrato importanti effetti nel contrastare l’invecchiamento del cervello anche nelle persone sane.

Nelle pubblicazioni si conferma che i corretti stili di vita e le attività di training fisico e cognitivo, come quelle previste dal protocollo senza farmaci Train the Brain, migliorano gli indicatori della salute del cervello e rappresentano una possibile strategia per ridurre la caduta nella Demenza di Alzheimer e rallentarne l’evoluzione. Il protocollo Train the Brain è importante per diminuire l’incidenza sociale e sanitaria di questa malattia, che ha anche pesanti ricadute familiari, economiche e lavorative per le tante persone, prevalentemente donne, che avendo un malato in famiglia sono costrette a sostenere il carico dell’assistenza.

Dato che attualmente non esistono cure per le Demenze e per l’Alzheimer, il protocollo Train the Brain, che offre la possibilità di prevenire la patologia e di ritardarne di alcuni anni la manifestazione e il decorso, rappresenta una grande speranza sociale per il futuro delle persone a rischio, dei loro familiari e anche del Servizio Sanitario Nazionale.

Secondo i dati del Ministero della Salute i costi diretti e indiretti di un malato di Alzheimer ammontano a oltre 50 mila euro l’anno, molti a carico delle famiglie. Su oltre un milione di malati dementi che ci sono in Italia il costo complessivo annuo per la collettività raggiunge varie decine di miliardi di euro.

La Demenza di Alzheimer è silente, per anni priva di sintomi, per questo motivo molte persone che sono malate non se ne accorgono e non lo sanno. La malattia lavora al buio per 15 – 20 anni distruggendo progressivamente e irreversibilmente i neuroni. Sono quindi molto importanti la prevenzione e la diagnosi precoce, che inizia con un controllo neuropsicologico dello stato cognitivo. Se si rileva un deficit cognitivo è importante individuarne le cause che possono essere di varia natura, non necessariamente neurologiche, ed attuare per tempo i necessari interventi prima che la malattia produca danni irreparabili.
Le patologie neurodegenerative sono in preoccupante crescita con oltre 47 milioni di malati nel mondo (1,2 milioni in Italia, di cui 800mila sono Alzheimer). Si registra a livello internazionale un nuovo caso ogni tre secondi. Le malattie neurodegenerative aumentano rapidamente con il progressivo invecchiamento della popolazione mondiale. L’Italia è particolarmente a rischio avendo una delle popolazioni più vecchie al mondo assieme con il Giappone, la Germania e la Corea.

La diffusione della cultura della prevenzione è particolarmente importante per questo tipo di patologie, che non hanno possibilità di cura e fanno molta paura e spesso vengono nascoste anche dai familiari delle persone colpite. Invece con una campagna di informazione e prevenzione, che è stata anche raccomandata dal vertice internazionale sulle Demenze tenuto a Londra dai Ministri della Salute dei principali paesi del mondo, si potrebbero individuare in anticipo molti casi di persone a rischio e aiutarli a contrastare e ritardare la malattia quando si è ancora in tempo.